Tonno in scatola: si taglia davvero con un grissino?

A chi non è mai capitato di tornare a casa e trovare il frigo vuoto? Presi dalla preoccupazione di andare a letto senza cena, si dà un’occhiata in dispensa ed ecco, appare lui, il miglior salva cena di ogni italiano: il tonno in scatola!

Tutti siamo cresciuti mangiando tonno in scatola, un alimento ricco di proteine e un alleato per la salute. Ma siamo sicuri che ciò che ci viene proposto sia davvero un prodotto genuino e naturale?

Vi siete mai chiesti come mai il tonno in scatola (fatta eccezione per alcuni marchi) si taglia con un grissino o quando viene messo in un piatto diventa una poltiglia? In realtà il tonno è compatto.

Si spezza facilmente se la scatoletta viene riempita con rimasugli di dubbia qualità o con pezzi sfibrati a causa dell’errata cottura al vapore.

La cottura al vapore fa perdere al tonno l’importante parte grassa che, oltre ad essere fondamentale per il nostro organismo perché contiene i benefici grassi insaturi, lo rende sfibrato e secco. La miglior cottura è quella che prevede la tradizione, cioè la bollitura in acqua e sale per un’ora.

La vita è come una scatola di cioccolatini! Non sai mai quello che ti capita”, diceva Forrest Gump. Ogni scatoletta di tonno, in base alla marca, è proprio così: non sai mai quello che ti capita!

Bisogna fare anche attenzione che in etichetta non vi sia indicata la sigla E621 perché, se presente, rivela la presenza di un tonno trattato con un esaltatore di sapore, il glutammato monosodico.

Un buon tonno non ha bisogno di essere trattato chimicamente con additivi, coloranti o conservanti.

Come essere sicuri di acquistare un buon tonno?

Semplice! Basta comprarlo da aziende che lo lavorano artigianalmente secondo la tradizione.

La qualità è più importante della quantità!

L'azienda familiare CAMPISI nasce nel 1854 a Marzamemi, Pachino (SR), In un piccolo borgo intriso di tradizioni legate alla lavorazione del pesce.

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