Prodotti tipici siciliani: guida alla scelta del pesce
I prodotti tipici siciliani sono uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy all’estero; dalla incredibile tradizione dolciaria siciliana, ai salumi ai formaggi famosi fino il agli ortaggi come la melanzana, i carciofi e i pomodori per finire al nostro straordinario pesce, la Sicilia si fa vanto di bontà uniche e reperibili (con lo stesso sapore) soltanto nella nostra isola.
Fra i prodotti tipici siciliani che hanno reso la nostra terra famosa in tutto il mondo, un posto di rilievo lo ricopre il pesce.
La Sicilia è una terra intimamente legata alla pesca e alla sua tradizione; l’isola e i mari che la circondano da sempre si sono approvvigionati attraverso la pesca e tutto ciò che ruota intorno a questo complesso e variegato universo.
La pesca infatti non è soltanto un’attività lavorativa con finalità di sussistenza, ma arriva a condizionare gli usi, i costumi e le abitudini dei siciliani.
Nei nostri articoli precedenti, abbiamo esaminato ampiamente il fenomeno, soffermandoci in particolare nella zona di Pachino e Marzamemi dove i ritrovamenti storci ci parlano di pesca sin dall’antichità e dove questa pratica è talmente entrata nella quotidianità da dar vita a veri e propri riti riguardanti la pesca.
I pesci principali che si trovano in Sicilia sono il Tonno e il Pesce Spada.
Come scegliere il pesce migliore
Nel sito alimentipedia.it si trovano delle dettagliate descrizioni e molti consigli su questi due alimenti, ve ne riportiamo due, inerenti ai principali prodotti tipici siciliani per quanto riguarda il pesce.
Pesce Spada
I tranci di pesce spada devono avere un odore delicato e gradevole, non devono assolutamente odorare di ammoniaca! Abbiate cure che la carne sia compatta e leggermente rosata, non gialla. Premendo un dito sulla carne non deve rimanere l’impronta poiché questo è un indice di scarsa freschezza.
Tonno
La carne del tonno deve risultare ben salda alla lisca, il colore deve essere vivo e l’odore gradevole. La pelle deve risultare lucida. Se premendo la polpa con un dito rimane l’impronta, vuol dire che il pesce non è fresco ma è stato pescato già da diverso tempo o scongelato. Non ci devono essere riflessi arcobaleno sul pesce.
Il tonno in scatola va scelto in base alla compattezza della carne e a pezzi grandi, in quanto assorbirà meno olio.
In quello sminuzzato finemente sarà difficile togliere la quantità di olio in eccesso, nonostante lo sgocciolamento. Non vi è l’obbligo di riportare in etichetta la parte del tonno lavorata, se viene specificata significa che il prodotto è di ottima qualità. La parte più pregiata è la ventresca, mentre le parti vicine alla coda o alle pinne sono le meno apprezzate.