La tarantella nasce come rimedio medico al morso della tarantola.
Sapevate che “taranta”, è il termine dialettale con cui si indicava la tarantola? Il termine scientifico è Lycosa tarentula, e si tratta di un ragno velenoso diffuso nell’Europa meridionale.
Le prime fonti storiche a parlare di tarantella, sostengono che asservisse in origine alla terapia del morso della tarantola.
Pare che chi veniva morso o credeva di essere stato morso da una tarantola, riceveva beneficio da questa danza particolarmente vivace, durante la quale si riteneva che vi fosse l’espulsione del veleno attraverso sudori e umori. Questa credenza che rimase in voga fino alla fine del XVIII secolo, quando la tarantella diventa anche ballo ludico e festivo, diffuso nelle altre aree del Regno.
Nel XIX secolo, la tarantella divenne uno degli emblemi del Regno delle Due Sicilie, accorpando sotto il suo nome i diversi gruppi stilistici autonomi che caratterizzavano le diverse aree del Meridione.
La sua popolarità superò i confini del Regno fino ad arrivare all’estero.
Molti compositori vi si ispirarono per la composizione di proprie ‘tarantelle’, trasposizioni colte dei classici motivi e ritmi della tradizione, la cui più famosa è probabilmente quella composta per pianoforte da Gioachino Rossini. “La danza” fu arrangiata per esecuzione orchestrale, e, insieme ad altri brani rossiniani, fu parte del corredo musicale del balletto “La boutique fantasque” di Léonide Massine, per i Ballets Russes di Serge Diaghilev.
Oggi col termine tarantella vengono definite alcune danze tradizionali tipicamente legate al Sud Italia, e le corrispondenti melodie musicali. Diffusesi in tutta l’area rappresentata anticamente dal Regno di Sicilia, le tarantelle hanno una metrica scandita da fraseggi melodici e ritmici che variano nel modo a seconda dell’uso locale.
Vi sono “tarantelle” in tutto il sud italia, dalla Puglia in giù e questa danza tradizionale non smette di affascinare nemmeno i turisti che accorrono da tutto il mondo per vedere i diversi festival che vengono organizzati.