La ricciola, il cui nome scientifico è Seriola dumerili, è il più pregiato fra i pesci azzurri.
Nel dialetto siciliano viene chiamata in diversi modi in base alla zona: alicciòla, aricciòla, aricciùla, licciòlu, cavangòla, fetula impiriali, fijtula.
Si tratta di un pesce pelagico, saporitissimo, dalle carni compatte di colore roseo e con poche lische.
La sua carne soda ha un sapore simile a quella del tonno, ed è ricchissima di omega 3.
A differenza però del tonno e del pesce spada, il chiarore delle carni e la fragranza danno l’impressione che si tratti di qualcosa di diverso dal pesce azzurro. Ottima al forno e alla griglia, ma anche cruda.
Proprietà nutrizionali
La ricciola, come accennavamo, è ricca di omega 3, ma anche di grassi polinsaturi e proteine facilmente assimilabili.
Non mancano i sali minerali, una grande quantità di fosforo (sostanza che migliora e stimola il lavoro cerebrale) e vitamine A e B.
Per ogni 100 gr di prodotto l’apporto calorico è di 170 k cal.
Possibili utilizzi
È un pesce che si presta a diversi usi in cucina.
Se piccolo, dopo averlo pulito può essere cotto in forno, per esempio al sale;
se di grandi dimensioni può essere sfilettato, tagliato in tranci o cotto intero.
Ottimo cotto sulla griglia. I tempi di cottura ovviamente variano in base alla grandezza della ricciola.
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