Tonno: scopriamo quali sono le parti più utilizzate
Il Tonno è un pesce preziosissimo per la nostra alimentazione; di questo, come si dice del maiale, “non si butta niente”.
Vediamo dunque in quali tagli e parti viene venduto questo pesce.
Filetto
Il filetto è la parte magra. Le carni del tonno rosso si dividono in tre tipi di filetto: il filetto, il tarantello e la ventresca.
Bottarga
Uova di tonno estratte, salate, pressate con l’aiuto di tavole e pietre ed essiccate al sole. È un alimento particolarmente ricercato ed esclusivo.
Lattume
Prodotto tipico siciliano della tradizione rinomato e ricercato. Ha un particolare colore crema. Questo viene tagliato a fettine, condito con olio e prezzemolo come ingrediente di insalate. Si può consumare pure fritto.
Mosciame o tonnina
Parte dorsale, è il filetto. Si conserva sotto sale e può essere consumato dopo 30 giorni.
Antipasto ideale ha un sapore intenso e deciso.
Buzzonaglia
Per gli intenditori del gusto ha un suo particolare valore per il suo sapore molto intenso. Viene comunque selezionata e messa sott’olio d’oliva in barattoli di vetro.
Altre parti che vengono consumate sono il cuore (prodotto prelibatissimo la cui lavorazione è simile a quella delle bottarghe),
le guance (la parte più tenera da consumare crude o in padella), il budello che è uno dei prodotti più rinomati e ricercati, i polmoni che vengono lavorati con sale marino e essiccati.
Esiste poi anche la ficazza di tonno conosciuta anche come sasizzella che è un salame tipico della Sicilia; viene preparata con la parte che dopo essere stata sfilettata, resta attaccata alla lisca.
Questa viene estratta con cura, per poi essere macinata e condita con sale e pepe, ed insaccata nel budello, proprio come un salame di carne. In seguito avviene la pressatura (circa tre settimane), e l’asciugatura.
La ficazza viene consumata tipicamente tagliata a fette e condita con olio e limone.