Il pesce “taroccato”: fate attenzione alle truffe.

pesce taroccato

Il pesce “taroccato”, le specie più colpite da questo fenomeno e i rischi per chi lo compra.

Secondo un articolo riportato su ilfattoalimentare.it i rischi per chi compra il pesce non sono pochi, fate dunque attenzione quando lo acquistate: la truffa è dietro l’angolo e ci sono anche dei rischi per la salute.

Ma quali sono i pesci più “taroccati” nel mercato italiano? ”In Italia l’82% degli oltre 200 campioni di cernia, pesce persico, e pesce spada analizzati conteneva pesce diverso”, scrive il sito.
Ai primi posti si trova il pangasio e il nasello. Il primo è venduto sotto nome falso di altre 18 specie. Normalmente si tratta di pesce persico, cernia o sogliola.
Con l’introduzione della etichettatura dell’Unione Europea il flusso di frodi è sceso dal 23% del 2011 all’8 %del 2015.

Secondo una ricerca dell’organizzazione ambientalista statunitense Oceana è risultato è che un terzo dei campioni ittici è fraudolento, ovvero la specie che contiene è diversa da quella che viene descritta;  nel 58% dei casi il pesce irregolare potrebbe rappresentare una seria minaccia per la salute, poiché in alcuni campioni risultano resti di tossine o allergeni di cui non c’è traccia nelle etichette.

In uno studio analogo condotto dall’Università della California, con sede a San Diego (Stati Uniti), gli scienziati hanno applicato un approccio simile per identificare il pesce servito nei ristoranti di New York. I risultati hanno messo in evidenza che il 25% del pesce era etichettato in modo scorretto.
A Dublino i ricercatori hanno analizzato merluzzo ed eglefino preparato e conservato in vari modi (affumicato, fritto, in pastella, fresco e congelato) prelevando una porzione di tessuto da ogni campione e confrontandone le sequenze genetiche con numerose banche dati. I risultati hanno evidenziato che 39 prodotti sui 156 analizzati tra quelli in vendita non erano in realtà merluzzo o eglefino come invece riportavano le etichette.

Anche se in Italia l’incidenza di questo fenomeno è molto più bassa, fate molta attenzione.

Accertatevi di comprare pesce di cui innanzitutto conoscete la provenienza e che sia di qualità.

fonte: ilfattoalimentare.it

L'azienda familiare CAMPISI nasce nel 1854 a Marzamemi, Pachino (SR), In un piccolo borgo intriso di tradizioni legate alla lavorazione del pesce.

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